12 giugno, Irkutsk

 Dopo aver attraversate Grecia, Bulgaria, Romania, Moldova, Ucraina, la Russia europea e gran parte della Siberia, mi trovo ora nella citta` Irkutsk, a 65 km dal lago Bajkal. I mesi di viaggio sono ormai quasi tre, i chilometri pedalati piu` di ottomila.

Finora non devo segnalare grossi problemi, spesso evitabili con una buona organizzazione. Al piu` si e` verificato qualche fastidioso inconveniente. Puo` capitare, per esempio, di trovarsi in punti in cui l`asfalto e` disastrato oppure manca del tutto, sostituito da ghiaia o terra battuta: in tali casi procedere tra la polvere cercando di scansare sassi e buche, non e` molto piacevole. Nel tratto peggiore, poco prima di arrivare a Novosibirsk, la strada si e` trasformata in una striscia di fango impossibile da percorrere se non a piedi e con la bici in spalla: ho dovuto quindi tornare indietro per un tratto non breve e prendere una via parallela, per fortuna migliore. Ma in genere, tutto sommato, il fondo stradale e` piu` che accettabile.

Inoltre, come preventivato fin dalla partenza, il tempo atmosferico puo` riservare frequentemente delle sorprese: improvvisi rovesci, vento forte e, da qualche settimana, giornate con temperature tropicali.

In genere pernotto in albergo: se ne trova almeno uno in ogni citta`, talvolta addirittura in piccoli villaggi. Dormire al riparo sotto un tetto aiuta a smaltire velocemente la fatica, anche quando la qualita` della struttura, alcune di esse senz`acqua corrente e bagni, lascia a desiderare. Non di rado trovo ospitalita` presso la gente del posto che, dopo avere esaurito le domande di rito sul mio conto (Da dove vieni? Da quanto tempo sei in viaggio? Ti piace la Russia?), decide di invitarmi a casa propria e magari di darmi l`indirizzo di un conoscente disposto a fare altrettanto in un`altra citta`. Non solo le persone comuni, ma anche i giornali locali ed in alcuni casi le tv, dimostrano per questo viaggio interesse e curiosita` che sono ben lieto di soddisfare rilasciando numerose interviste; lo stesso dicasi per le istituzioni pubbliche: nella citta` di Cita, per esempio, e` gia` stato programmato un incontro con gli studenti universitari.

Per quanto riguarda l`alimentazione, certo la cucina russa non e` paragonabile a quella italiana: c`e` scarso assortimento e i prodotti di importazione, come la frutta, sono quasi un genere di lusso. Tuttavia, pur con qualche nostalgia per le tavolate nostrane, riesco quasi sempre a nutrirmi in modo completo e corretto alternando ed integrando tra loro taverne e magazzini alimentari.

Finora la bicicletta ha compiuto il suo dovere, senza darmi grosse noie, se non quella di una costante manutenzione. Alcuni pezzi, come i copertoni, si sono usurati diventando inutilizzabili: da qualche centinaio di chilometri in qua mi affido dunque anche a materiali locali, tutt`altro che facili da reperire e certamente meno sicuri. Comunque, il suo lavoro e` quasi terminato: per arrivare da Irkutsk alla meta finale devo infatti percorrere meno di quattromila chilometri, dei quali la meta` in treno. Programmo di arrivare a destinazione, senza contare i giorni di riposo, in una dozzina di tappe: in tre di esse c`e` gia` qualcuno che mi aspetta e che mi offrira` la propria ospitalita` ed il proprio aiuto. Se la buona sorte mi assiste, raggiungere Vladivostok non sara` un`impresa proibitiva.